Al via il progetto europeo Hexa-X. Coinvolti più di 25 partner per la rete del futuro
Mentre i prossimi anni vedranno la diffusione massiccia del 5G, l’Europa guarda già alla rete del futuro. Mentre tutti guardano l’ultima tecnologia in tema di telefonia mobile e cellulare arrivata alla sua quinta generazione , la ricerca lavora già alla generazione successiva della rete, il 6G, in grado di assicurare la gestione efficiente dell’enorme traffico dati generato dalla grande quantità di dispositivi connessi
È questo l’obbiettivo del progetto europeo Hexa-X, finanziato con 12 milioni di euro, e che coinvolge più di 25 partner. Tra i partner non mancano i giganti della telefonia: Nokia, Ericcson, Intel e centri di ricerca come le Università di Pisa, Dortmund, Madrid, e il politecnico di Torino. Il progetto partirà dal 1° gennaio 2021, con una durata prevista di due anni e mezzo. Per l’Università di Pisa il progetto sarà sviluppato dal gruppo di reti di calcolatori, coordinato da Giovanni Stea, e dal gruppo di Intelligenza Artificiale, coordinato da Francesco Marcelloni, entrambi del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione.
“Un esempio concreto delle potenzialità del 6G – commenta Giovanni Stea, docente di Ingegneria Informatica e responsabile del progetto per l’Università di Pisa – ci viene fornito dalle auto a guida autonoma: per fare in modo che la circolazione sulle strade avvenga rapidamente e in sicurezza, tutte le auto dovranno essere connesse tra di loro e ricevere e inviare costantemente e istantaneamente informazioni relative alla propria posizione, ai semafori, alle altre vetture e a molto altro. Per gestire questo enorme traffico dati non basteranno le capacità di elaborazione del 5G. Sarà compito del 6G vincere questa sfida ingegneristica e computazionale”.
“Uno dei pilastri su cui si fonderà la rete di prossima generazione – aggiunge Francesco Marcelloni – sarà l’uso massiccio dell’Intelligenza Artificiale. Il ruolo dell’Università di Pisa riguarderà lo studio e lo sviluppo di metodi e architetture di Intelligenza Artificiale per realizzare reti sempre più efficienti e servizi di nuova generazione per gli utenti”.
Le potenzialità che si prevedono sono immense: oltre alle citate automobili a guida autonoma, il potenziamento nei vari settori già interessati dal 5G quali Internet of Things, Industria 4.0, salute e benessere, oltre all’intrattenimento.
“La prospettiva – conclude Stea – è quella di una rete in cui, grazie all’Intelligenza Artificiale, si aprono scenari che ora ci sembrano fantascientifici. Oltre alle auto a guida autonoma, infatti, è possibile immaginare un mondo caratterizzato da una IA ubiqua, in cui gli utenti stessi mettono a disposizione le loro capacità di computazione per realizzare servizi distribuiti in modo sicuro e rispettando la privacy”.
Che dire… Forza ragazzi!