Un nostro lettore ci segnala che oggi, 19 dicembre, ha ricevuto la comunicazione dell’INPS di dover restituire i 600€ ricevuti a Marzo come indennizzo per i liberi professionisti per il coronavirus.
Ecco quanto ci scrive:
“Vorrei raccontare, a quanta più gente possibile, quanto mi è successo oggi. L’INPS mi ha notificato con una mail che dovrò restituire i 600€ che ho ricevuto a marzo come indennizzo in quanto sono un libero professionista. I famosi 600€ del CURA ITALIA. Quello che hanno preso i deputati quest’estate per intenderci.
L’INPS mi comunica testualmente deve essere recuperato in quanto non spettante per incompatibilità con lavoro dipendente. Si è vero, sono un dipendente e sono anche un libero professionista che ogni hanno paga le tasse fino all’ultimo centesimo. E sapete perché sono sia dipendente che libero professionista??? Riuscite ad indovinare perché faccio 2 lavori??? perché altrimenti non arrivo a fine mese.
Quando ho richiesto l’indennizzo a marzo ho letto il DPCM mille e mille volte, ho parlato con il mio commercialista e con un amico avvocato e il decreto diceva di essere incompatibile con altre forme previdenziali es. disoccupazione o reddito di cittadinanza ma da nessuna parte diceva di essere incompatibile con il lavoro dipendente. Ma facciamo finta che sia corretto dover restituire questi soldi, dimentichiamo per un attimo che forse mi spettano. Ma me li chiedete 5 giorni prima di Natale??????? tra l’altro nella mail c’è scritto che Il recupero verrà effettuato con tempi e modalità da definire. Quindi COSA CAMBIAVA CHIEDERMELI IL 3 GENNAIO O L’8????? PERCHE’ NON MI FATE FARE ALMENO IL NATALE (che già sarà un natale da schifo) IN SANTA PACE????
Grazie caro stato italiano, grazie caro Presidente del Consiglio per questo splendido regalo di Natale”
Il nostro lettore preferisce restare anonimo
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