Il sindaco Conti: “Traguardo storico per la città”. Approvato il Piano di gestione del sito
Dopo un lungo percorso di collaborazione tra enti e istituzioni coinvolte nella gestione e valorizzazione del Patrimonio Mondiale UNESCO di piazza del Duomo a Pisa, è stato approvato sabato 12 marzo 2021 il Piano di gestione del sito. Il percorso di progettazione strategica e di redazione del Piano è il risultato di un processo che ha coinvolto il Ministero della Cultura (attraverso l’Ufficio Unesco del Segretariato Generale, il Segretariato Regionale della Toscana, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno), la Regione Toscana, la Provincia di Pisa, il Comune di Pisa e l’Opera della Primaziale Pisana. Tutti questi enti hanno istituito nel 2014 un Comitato di Pilotaggio quale organismo di confronto e condivisione degli obiettivi di conservazione, fruizione e, più in generale, di valorizzazione attinenti al sito iscritto nella Lista del Patrimonio mondiale, che ha portato all’approvazione del primo Piano di gestione. Il Piano ha valenza di 5 anni e costituisce uno strumento in grado di assicurare e conservare la qualità più importante di un sito UNESCO, il suo Eccezionale Valore Universale.
“Oggi presentiamo il raggiungimento di un traguardo storico per la città di Pisa – ha dichiarato il sindaco di Pisa Michele Conti -: siamo finalmente arrivati alla fine di un percorso lungo e complesso che ha portato all’approvazione del primo Piano di gestione che assicura la conservazione e la valorizzazione dei monumenti di Piazza del Duomo ma anche la definizione della buffer zone intorno al sito, che comprende tutto il centro storico di Pisa. L’Amministrazione Comunale ha fortemente lavorato al raggiungimento di questo obiettivo, ringrazio per questo gli uffici del Comune e l’assessore Dringoli, ma anche tutti gli enti coinvolti nell’operazione, in particolar modo alla Soprintendenza e all’Opera Primaziale del Duomo. Credo che questo importante Piano, che, tra i vari programmi di azione stabilisce l’importanza di mettere in collegamento il sito Unesco con il resto del centro storico, pone con nuova forza la centralità della Pisa turistica, vero volano della nostra economia cittadina. Credo che con l’approvazione di questo Piano rappresenti un’opportunità enorme per Pisa che, se sapremo cogliere a pieno, avrà ricadute importanti che ci permetteranno di tutelare al meglio il sito UNESCO e al tempo stesso di attrarre in città un turismo di qualità.”
“Come Comune di Pisa – ha aggiunto l’assessore all’urbanistica Massimo Dringoli – siamo veramente soddisfatti che dopo 34 anni dall’inserimento di piazza del Duomo nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, siamo arrivati all’approvazione del Piano che può finalmente garantire in futuro la conservazione e la valorizzazione del sito, obiettivo in cui è sicuramente coinvolto il Comune di Pisa, in due aspetti principali: l’individuazione di una fascia di rispetto, la buffer zone che ha costituito un elemento molto importante nella elaborazione del Piano, e la regolamentazione delle attività commerciali, in particolare il contrasto all’abusivismo commerciale, che non è assolutamente più tollerabile nelle vicinanze di un sito che va protetto, ponendo ordine alla disposizione delle postazioni ambulanti. Con questo Piano raggiungiamo quindi un risultato importante, che faciliterà il compito al Comune di garantire la tutela del sito, di fondamentale importanza per la città di Pisa.”
Piazza del Duomo a Pisa, Patrimonio Mondiale UNESCO. “In un’area ristretta e delimitata dalle antiche mura cittadine, lo storico Ospedale della Misericordia e il Palazzo dell’Arcivescovado, la Piazza del Duomo, o Campo dei Miracoli, a Pisa, racchiude uno dei paesaggi urbani tra i più rinomati e sorprendenti del mondo. Le singole, fondamentali opere architettoniche religiose cristiane (chiesa, cattedrale, battistero, campanile, cimitero) furono erette tra l’XI e il XIV secolo in stretta vicinanza l’una con l’altra, formando un insieme unico di monumenti. Una qualità magica pervade il sito, emanata dal gioco scintillante di marmi e mosaici, dall’insolita unione di pareti nude e gallerie ad arco, frontoni triangolari e grandi cupole, l’intero effetto decisamente accentuato dall’inclinazione mozzafiato del campanile, la famosa Torre Pendente di Pisa”.
Così si esprimeva nel 1987 l’Organo consultivo (ICOMOS) quando fu inserito il sito di Piazza Duomo di Pisa nell’elenco dei luoghi considerati patrimonio dell’umanità. Nel dicembre di quell’anno, la Piazza del Duomo a Pisa è entrata a far parte della World Heritage List (WHL), la Lista del Patrimonio Mondiale come esempio artistico unico di architettura cristiana di epoca medievale, un disegno spaziale che contiene quattro capolavori assoluti di architettura: la Cattedrale, il Battistero, il Campanile, il Campo Santo, monumenti che hanno influenzato considerevolmente lo sviluppo dell’architettura e dell’arte monumentale in differenti epoche storiche, e dove Galileo Galilei, osservando l’oscillazione dei candelieri bronzei scoprì la teoria dell’isocronismo delle piccole oscillazioni, preludio dei suoi lavori anticipatori sulla dinamica e dalla cima del campanile, condusse esperimenti che lo portarono a formulare le leggi che governano la caduta dei gravi.
Nel 2007, in occasione della trentunesima Conferenza del Comitato del Patrimonio Mondiale, sono state ridefiniti i confini dell’area del sito, distinguendo tra area centrale (core area) che comprende il complesso monumentale, l’area di maggior rispetto riconosciuta dall’UNESCO, estesa per 8,87 ettari e comprendente la Piazza e gli edifici in essa presenti, e identificazione della zona cuscinetto (buffer zone), quale “area a garanzia di un livello di protezione aggiuntiva ai beni riconosciuti come Patrimonio Mondiale” che coincide dal 2007 con il centro storico della città. La buffer zone del sito si estende per circa 254 ettari, è attraversata dal fiume Arno, lungo le cui sponde si affacciano numerosi palazzi e dimore signorili, realizzati a partire dal Cinquecento. Alcuni dei valori storico-culturali della città sono rappresentati dal sistema dei musei, dalle eccellenze monumentali, dai luoghi del sapere, dal patrimonio storico di matrice medievale (lungarni, zona di via Santa Maria). Il complesso monumentale della Piazza del Duomo e le mura medievali di Pisa rappresentano i riferimenti visivi per eccellenza, percepibili a distanza da numerosi punti panoramici. La presenza di un sistema di verde urbano, costituito da parchi e aree pubbliche e private e dagli altri sistemi di connessione (aree agricole di margine, le aree urbane di pertinenza fluviale anche attrezzate con percorsi), assicura la continuità tra lo spazio antropizzato e l’assetto naturalistico circostante, configurandosi come elemento di qualificazione paesaggistica.
Il Piano di Gestione UNESCO. Per la pianificazione, la gestione ed il monitoraggio di ogni sito, l’Unesco richiede che venga redatto un Piano di gestione, per la cui attuazione si impegnano le organizzazioni che lo hanno redatto. Il rispetto del Piano di gestione è condizione necessaria per il mantenimento del sito nell’elenco del Patrimonio dell’Umanità. Per sottolineare l’importanza di un’adeguata gestione del patrimonio, nel 2002, nel corso della sua 26° sessione, il Comitato del Patrimonio Mondiale ha adottato la “Dichiarazione di Budapest” invitando tutti i partner a sostenere la salvaguardia del Patrimonio Mondiale attraverso degli obiettivi strategici fondamentali che assicurino un giusto equilibrio tra conservazione, sostenibilità e sviluppo, in grado di tutelare i beni del Patrimonio Mondiale. Ciascuna richiesta di iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale deve quindi essere accompagnata da un Piano di gestione in cui viene descritto in che modo l’eccezionale valore del sito sarà tutelato. Obiettivo primario del Piano di gestione è quello di assicurare un’efficace protezione del bene, per garantirne la trasmissione alle future generazioni. Per questo motivo il Piano di gestione deve tener conto delle differenze tipologiche, delle caratteristiche e delle necessità del sito, nonché del contesto culturale e naturale in cui si colloca.
La redazione del Piano di Gestione del sito di Piazza del Duomo a Pisa. Dopo aver istituito nel 2014 il Comitato di Pilotaggio come organismo di confronto e condivisione degli obiettivi di conservazione, fruizione e di valorizzazione del sito, a cui partecipano Ministero della Cultura (Ufficio Unesco del Segretariato Generale, Segretariato Regionale della Toscana, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno), Regione Toscana, Provincia di Pisa, Comune di Pisa e Opera della Primaziale Pisana, nel 2019 il servizio di redazione del Piano di Gestione è stato affidato, in seguito a procedura pubblica, al RTI composto da PTSCLAS S.p.a., Mediateur soc.coop., Archisal – Studio Salmoni Architetti Associati, Studio Archeologico Associato Hera. In questi due anni, è stato realizzato un intenso percorso di analisi, progettazione e pianificazione di azioni e strumenti per la conservazione e la valorizzazione del Valore Universale Eccezionale del sito UNESCO. Il lavoro di redazione del Piano di Gestione si è posto l’obiettivo di realizzare un documento completo, chiaro, flessibile, inteso come un fondamentale riferimento strategico e operativo, fondato su un set di valori, visione, missione e obiettivi condiviso da tutti i soggetti coinvolti nel Comitato di Pilotaggio.
Il Piano si articola in una strategia di intervento quinquennale, elaborata per mitigare i rischi legati alle calamità naturali e all’attività antropica correlata al turismo intensivo, nonché per valorizzare il sito come complesso monumentale unitario. Il documento individua altresì la necessità di rafforzare le competenze gestionali e di divulgazione della conoscenza e dei valori del Patrimonio mondiale e il senso di appartenenza nelle comunità locali, prevedendo la realizzazione di azioni ad hoc attraverso la cooperazione dei soggetti del Comitato di Pilotaggio e il coinvolgimento di altre istituzioni attive sul territorio. I 5 Obiettivi Strategici della Convenzione di Budapest, noti come “5C” (Credibility, Conservation, Communication, Capacity Building e Community Engagement), costituiscono il primo riferimento per la definizione del programma di intervento da realizzare. Attraverso questi cinque assi sono stati inquadrati e interpretati criticità e fabbisogni, emersi da numerosi confronti con i soggetti istituzionali coinvolti e da analisi condotte in via parallela dal gruppo di lavoro; a questi stessi obiettivi, intendono rispondere le 17 Schede d’Azione: progetti messi a punto per dare operatività alla strategia. Per ogni scheda si individua un soggetto referente che avrà il compito di guidare gli altri enti coinvolti nel raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Fonte: Comune di Pisa