Il processo è reso possibile grazie ad un bioreattore in un impianto già in funzione da 2 milioni di euro
Ridurre gli sprechi d’acqua all’interno della filiera del cuoio è possibile grazie a strumenti altamente ingegnerizzati sviluppati all’interno del consorzio Cuoidepur, dove le acque civili vengono biologicamente trasformate in risorsa idrica per le aziende del cuoio.
“La nuova linea ha la prerogativa non solo di incrementare la capacità di trattamento dei reflui civili provenienti da aree urbane limitrofe, ma “rappresenta al tempo stesso il primo passo per il riutilizzo dell’acqua depurata all’interno dell’area industriale di Ponte a Egola” spiega il direttore tecnico Gualtiero Mori.
Fonte e articolo completo: LaNazione.it