Pisa: presidio cittadino per Giovanna, la no Tav pisana ferita negli scorsi giorni
Il presidio indetto dal gruppo antagonista pisano per venerdì 23
Dalla pagina facebook del Newroz: “
“CON GIOVANNA, CONTRO LE GRANDI OPERE INUTILI!
Sabato scorso in val di Susa c’è stata una grande marcia popolare per dire NO al proseguimento dei lavori della costruzione TAV, la linea ferroviaria ad alta velocità.
Da 20 anni la popolazione valsusina, in provincia di Torino, si sta opponendo alla costruzione di questa grande opera dal costo 8,6 miliardi di euro. Oltre ai costi spropositati per la realizzazione del cantiere ferroviario, ciò che sta accadendo in val Susa è una vera e propria devastazione ambientale, con ettari di territorio disboscato e intere montagne perforate per fare posto a cemento, centinaia di kilometri di binari ed infrastrutture.
Sabato scorso in val di Susa c’è stata una grande marcia popolare per dire NO al proseguimento dei lavori della costruzione TAV, la linea ferroviaria ad alta velocità.
Da 20 anni la popolazione valsusina, in provincia di Torino, si sta opponendo alla costruzione di questa grande opera dal costo 8,6 miliardi di euro. Oltre ai costi spropositati per la realizzazione del cantiere ferroviario, ciò che sta accadendo in val Susa è una vera e propria devastazione ambientale, con ettari di territorio disboscato e intere montagne perforate per fare posto a cemento, centinaia di kilometri di binari ed infrastrutture.
Anche da Pisa in tutti questi anni c’è stata una diffusissima partecipazione ai molteplici momenti di lotta avvenuti tra i boschi, le autostrade e le recensioni di delimitazione del cantiere difese da migliaia di poliziotti. Non si tratta infatti soltanto di una lotta in difesa di quel territorio: andare in valsusa per opporsi al TAV è una scelta consapevole che riguarda tutti e tutte noi.
Alla marcia popolare di qualche giorno fa era presente anche Giovanna, una donna di Pisa che partecipa alla lotta NO TAV da quando l’ha conosciuta. Al termine della marcia popolare, centinaia di persone si sono avvicinate all’autoporto di San Didero dove alcuni NO TAV già da giorni occupavano i tetti di una struttura che dovrà essere abbattuta per la continuazione dei lavori. I manifestanti hanno tentato di raggiungere il presidio per portare dei viveri ma le forze dell’ordine hanno iniziato a sparare candelotti lacrimogeni ad altezza del viso, colpendo proprio Giovanna. Il colpo di fucile le ha provocato dei traumi e delle fratture al cranio, al naso ed allo zigomo. E’ stata accompagnata subito in ospedale delle Molinette dove adesso è ricoverata in attesa di essere operata. Poche ore dopo il suo ricovero alcuni poliziotti sono addirittura entrati nella sua stanza per interrogarla mentre era sedata.
Non è mancata da subito la solidarietà a Giovanna e la presa di posizione da parte di tutto il Movimento No Tav, di tutta la Comunità in lotta di Pisa e di tutte le persone che la conoscono. Giovanna a Pisa, la città in cui vive, è conosciuta da chiunque proprio per il suo impegno nel sociale: da tanti anni è in prima linea nella lotta contro gli sfratti, per la dignità degli abitanti delle case popolari, per un mondo migliore. Dall’inizio della pandemia, insieme a tanti e tante volontari, fa parte della Rete Pisa Solidale, nella raccolta e distribuzione di pacchi alimentari per tutte le persone in difficoltà che hanno perso il lavoro.
Cosa significa essere NO TAV? Opporsi alla costruzione di grandi opere inutili, soprattutto in questo momento storico di crisi pandemica, significa concepire un mondo differente da quello che le istituzioni ed i governi stanno architettando. L’investimento di tutti questi soldi deve essere reindirizzato in opere che tutta la popolazione ne possa beneficiare immediatamente: posti negli ospedali, diffusione della campagna vaccinale, costruzione di nuove case popolari e manutenzioni di quelle fatiscenti, risorse per le case di rifugio per le donne vittime di violenza. Non è retorica. É il nodo centrale che lega l’impegno sociale quotidiano di Giovanna alla lotta contro il TAV.
Essere al fianco di Giovanna nelle sue e nelle nostre lotte quotidiane è credere che la TAV sia un’opera non necessaria per i nostri bisogni. Essere NO TAV significa non essere indifferente all’ingiustizia della devastazione ambientale; significa lottare per ottenere tutto ciò di cui abbiamo bisogno: assistenza medica, diritto alla casa, ad un lavoro dignitoso.
Per questi motivi saremo con Giovanna e con il Movimento No Tav, venerdì 23 aprile, dalle ore 17:30, in presidio in Piazza XX settembre (piazza del comune).
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La manifestazione é autorizzata, pertanto é possibile raggiungerla da altre regioni o comuni con apposita autocertificazione!”
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La manifestazione é autorizzata, pertanto é possibile raggiungerla da altre regioni o comuni con apposita autocertificazione!”
Fonte e articolo completo: Facebook