Progetto “Ciclo e riciclo”: così i senza dimora puntano all’integrazione
Un’attività nata nelle lunghe giornate di emergenza pandemia per offrire agli ospiti un’occasione di socializzazione
Alì ha il copertone rotto. “Va sostituito” spiega mentre armeggia alla bici. Brisku, invece, deve aggiustare una ruota: “Mi riesce, quando vivevo nel mio Paese lo facevo sempre”. Il primo arriva dalla Tunisia, il secondo dall’Albania. Vivono in Italia da anni, ma i loro destini si sono incrociati all’asilo all’asilo notturno di Progetto Homeless, la “cabina di regia” per servizi dedicati all’alta marginalità della Zona Pisana. Per conoscersi, invece, c’è voluto “Ciclo e Riciclo”, l’attività di riparazione di biciclette pensata dagli operatori delle cooperative sociali Arnera e Il Simbolo per dare un senso alle lunghe giornate dell’emergenza Covid, durante le quali per motivi di sicurezza sanitaria gli ospiti non lasciano la struttura. Attorno a un telaio da smontare o a una catena da sostituire, si sorride e si approfondisce la conosce. Alla fine, magari, ci si scopre pure amici. Fra i sette (quattro stranieri e tre italiani) che frequentano “Ciclo e Riciclo” è accaduto: “Ne siamo contenti perché il progetto ha soprattutto questo scopo – raccontano -: facciamo attività tutti i venerdì pomeriggio dall’inizio di gennaio e la cosa più significativa che abbiamo notato è che, una settimana dopo l’altra, sono cresciute le relazioni fra gli ospiti dato che persone che prima si parlavano a malapena adesso interagiscono fra loro, non solo durante l’attività, ma anche nel resto della giornata” raccontano Luca Gambini e Vieri Bottai i due operatori che, hanno trasformato una passione (quella per il fai da te e la riparazione delle bici) in un percorso di socializzazione ed educativo. Per ora lo fanno a titolo di volontariato e anche questo ha avuto la sua rilevanza nel rapporto con i sette che hanno accolto la proposta: “Apprezzano il fatto che li abbiamo aiutati a riparare le loro biciclette senza alcun secondo fine – spiegano -: questo ha fatto sì che, pure loro, si sono messi a disposizione per aggiustare quelle degli altri”.
Poi, però, le bici le riparano sul serio: già una decina, infatti, quelle rimesse a posto in tredici pomeriggi di lavoro e quello del cosiddetto “biciclettaio” sarebbe anche un mestiere, tutt’altro che da disprezzare. “Per ora “Ciclo e Riciclo” rimane un’attività interna con finalità prevalentemente di socializzazione ed esclusivamente rivolta ai mezzi ai pedali dei nostri ospiti, ma è sicuro che abbiamo intenzione di svilupparla e farla crescere – sottolinea la Presidente della SdS Pisana Gianna Gambaccini -: siamo convinti, infatti, che, da importante opportunità di socializzazione, possa diventare un’occasione d’integrazione sociale e, per qualcuno, magari pure lavorativa”.
Fonte e articolo completo: Sds zona Pisana