Quali sono i rischi maggiori di diventare trader
Il trading online è una attività estremamente popolare anche in Italia; lo era già prima che il Covid costringesse a ridurre al minimo i contatti sociali, ma con il suo diffondersi ha incrementato il suo bacino d’utenza raggiungendo oggi numeri piuttosto cospicui.
Prima di lanciarsi in questo genere di attività occorre valutare con molta attenzione i rischi ad essa collegati, proprio per poterli limitare al massimo. Non è un mondo per tutti e non tutti possono diventare trader professionisti, ambizione diffusa ma per certi versi una sorta di chimera.
Il trading è un’attività ad elevato rischio
Per diventare trader è necessario partire proprio dalla consapevolezza di questi rischi. Il primo è collegato al fatto che il trading è un’attività di carattere finanziario: le operazioni che avvengono giorno dopo giorno sui mercati, di conseguenza, sono caratterizzate da fluttuazioni fortissime dei prezzi, tali da mettere alla prova non solo il prezzo degli asset, ma anche la tenuta psicologica dell’investitore.
Occorre quindi accostarsi al trading online avendo una strategia ben precisa e osservando una disciplina ferrea che implichi finanche, per quanto ciò possa sembrare eccessivo, la cura della propria persona. Bisogna quindi essere non solo pronti a resistere alla stanchezza, ma anche sufficientemente riposati, in modo da arginare l’immancabile stress che ne deriva.
La necessità di una adeguata formazione
Il secondo pericolo è quello rappresentato dalla sottovalutazione delle difficoltà legate all’investimento finanziario. Chi intende diventare trader deve sapere che la maggior parte di coloro che lo fanno sono destinati a soccombere di fronte ai mercati. Si tratta del logico portato non solo della volatilità dei titoli, ma anche dell’esistenza sui mercati di alcuni soggetti in grado di indirizzare le contrattazioni a proprio favore, le cosiddette mani forti.
A teorizzarne la presenza è stato Joe Ross, nel suo “Day Trading”, vera e propria bibbia del settore. Solitamente si indicano con questo termine gli hedge fund, ovvero i fondi speculativi. Con la loro forza economica sono in grado di operare per indirizzare il mercato nel senso voluto, a danno dei piccoli.
Per limitare i danni serve una adeguata formazione economica. Il modo migliore per ottenerla consiste nel frequentare le accademie approntate, gratis, dai broker di trading online. Le nozioni apprese possono peraltro essere testate con la versione demo, altro strumento gratuito offerto dalle piattaforme. Con questa modalità di simulazione è possibile aprire e chiudere posizioni senza l’impiego di soldi reali.
La scelta del broker
Se sinora abbiamo parlato dei rischi dell’investimento finanziario, chi intende diventare trader deve però considerarne un altro, stavolta collegato proprio alla scelta della piattaforma con cui impiegare i propri soldi.
Tra i broker che offrono servizi finanziari sul web, infatti, ce ne sono anche molti che hanno come unico obiettivo quello di truffare gli aspiranti trader. Propongono condizioni eccezionali per spingerli ad aprire l’account e versare soldi che, immancabilmente, spariranno.
Il modo migliore per evitarli consiste nel rivolgersi esclusivamente a piattaforme autorizzate dalla CONSOB (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa). Questi operatori, infatti, sono costretti ad agire nella massima trasparenza per non essere sottoposti a durissime sanzioni, che possono arrivare alla cancellazione della piattaforma.