Sui social il figlio e il marito chiedono aiuto per capire cosa sia andato storto in ospedale
Ha provato a cercare aiuto e supporto in forma anonima sulla pagina Sei di Pisa Se, il figlio dell’insegnate morta in circostanze da chiarire presso l’ospedale Santa Chiara di Pisa.
Ecco l’appello pubblicato da Spotted: UNIPI:
“GIUSTIZIA PER MAMMA LAURA
Mia madre Laura è morta il 23 febbraio dopo un mese di agonia in terapia intensiva. Il 20 gennaio, presso la U.O. Ostetricia e Ginecologia 2 dell’ospedale S. Chiara di Pisa, è stata sottoposta ad una isterectomia, un’operazione chirurgica non banale ma che viene definita di routine da molti medici. Dopo giorni in cui lamentava dolori lancinanti all’addome, difficoltà respiratorie e nausea, il 26 gennaio (sei giorni dopo la prima operazione) è stata riportata, d’urgenza nella notte, in sala operatoria. I medici hanno detto a me e mio padre che a causa di una perforazione dell’intestino la mia mamma era andata in shock settico, e che “dovevamo prepararci al peggio”. Da allora e fino al giorno della sua scomparsa è stata in terapia intensiva lottando per non lasciarci soli ed è stata riportata in sala operatoria per ben altre tre volte. Mamma Laura aveva 55 anni, non aveva alcuna patologia e l’ultima volta che era stata in ospedale è stato 25 anni fa, quando mi ha dato la vita. Adorava il suo lavoro di insegnante della scuola dell’infanzia, non l’ho mai vista andare a lavoro senza il sorriso sulle labbra e ha amato e coccolato centinaia di bambini, “i suoi chicchi” come li chiamava lei. Supplico chiunque abbia sentito o visto qualcosa, ed in particolare il personale sanitario dei reparti in cui ha passato l’ultimo mese della sua vita, di parlare e denunciare affinché mamma Laura abbia giustizia e cose simili non accadano mai più a nessun altro. Divulgate il più possibile questa mia implorazione affinché possa raggiungere chi può aiutarmi. Grazie dal profondo del cuore di un figlio che non potrà piú riabbracciare sua madre.”
La Procura ha già aperto un’inchiesta.