Base militare di Coltano: anche il sindaco Conti contrario all’intervento
Il Sindaco di Pisa interviene in Consiglio Comunale. Conti: “Mi faccio interprete dal sentimento della comunità pisana nel dirmi contrario a quel tipo di intervento nelle dimensioni annunciate”
Il Sindaco di Pisa Michele Conti è intervenuto sulla vicenda della base militare di Coltano rispondendo a un question time durante il Consiglio Comunale di questo pomeriggio. Di seguito le parole di Conti:
«Sulla vicenda della base militare che dovrebbe sorgere di Coltano il Comune di Pisa non ha ricevuto atti ufficiali da parte del Ministero della Difesa. Conosciamo solo il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, firmato dal Presidente Mario Draghi e dal Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, con cui in poco più di una pagina si decreta “l’intervento infrastrutturale per la realizzazione della sede del Gruppo Intervento speciale del 1* reggimento Carabinieri paracadutisti Tuscania e del centro cinofili in Pisa – area Coltano”, richiamando l’applicazione delle misure di semplificazione procedurale previste dal decreto-legge 77/2021, quello della governance del PNRR.
Nessun progetto è stato inviato agli uffici della direzione urbanistica, non ne conosciamo il contenuto se non attraverso quello che abbiamo letto sui giornali in questi giorni.
Una vicenda che lascia perplessi per le modalità in cui si è sviluppata e che mortifica le istituzioni locali e l’intera città di Pisa. La pianificazione urbanistica è una cosa seria e, a maggior ragione per interventi che prevedono consumo di suolo e un significativo impatto ambientale, i territori e le comunità vanno coinvolti preventivamente, affrontando un percorso condiviso per spiegare opportunità e criticità di un progetto, senza calarlo dall’alto. Non ci può bastare un’”informazione adeguata nei prossimi mesi”, ma la comunità dev’essere coinvolta a pieno nella scelta.
Pur non essendo pregiudizialmente contrario agli insediamenti militari sul territorio pisano, ricordo che a Pisa c’è da tempo una proficua convivenza con le forze armate, motivo di vanto per la città, e comprendendo la ragion di stato per opere “destinate alla difesa nazionale”, mi faccio interprete dal sentimento della comunità pisana nel dirmi contrario a quel tipo di intervento in un’area che ricade nel Parco naturale, nelle dimensioni annunciate di circa 70 ettari.
Mi riservo di dare informazioni più precise una volta che l’Amministrazione Comunale sarà messa a parte dei dettagli del progetto, anche da parte della Regione Toscana che, pur competente in materia, a differenza dell’ente locale, fino ad oggi ha taciuto sulla questione. Siamo consapevoli che la disciplina urbanistica delle aree interne all’Ente Parco è di competenza esclusiva del Parco stesso e gli strumenti urbanistici del Comune di Pisa non si sovrappongono in nessun modo allo strumento di pianificazione del Parco. Certo non mancheremo di produrre valutazioni formali se saremo chiamati a esprimerci in sede di conferenza dei servizi sulla eventuale valutazione di impatto ambientale.
Intanto prendo l’impegno di chiedere a breve un incontro al Ministero della Difesa per parlare non solo del caso specifico, ma più in generale della presenza delle forze armate in città, con spazi che potrebbero essere oggetto di razionalizzazione e di utilizzi più funzionali, a fini civili e militari».
Fonte: Comune di Pisa