Diabete: le Logge die banchi illuminate di blu per tutto il weekend | Il programma delle iniziative
Pisa aderisce alla Giornata mondiale del diabete, le Logge dei Banchi illuminate di blu dal 12 al 14 novembre
Il 14 Novembre si celebra, in tutto il mondo, la Giornata Mondiale del Diabete, finalizzata a informare e accrescere la consapevolezza sulla malattia e le sue complicanze. Il Comune di Pisa aderisce alla Giornata illuminando di blu le Logge dei Banchi dal 12 al 14 novembre.
A Pisa, il programma di iniziative, alle quali i cittadini possono liberamente partecipare, è organizzato dalla UO di Malattie Metaboliche e Diabetologia, diretta dal Prof Stefano Del Prato e dalla UO di Pediatria (ambulatorio di Diabetologia Pediatrica), diretta dal Prof Diego Peroni (Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana), in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, Comitato di Pisa e con l’Associazione Giovani Diabetici di Pisa APS.
Questo il calendario degli appuntamenti:
- 12-14 Novembre: Logge di Banchi illuminate di BLU, il colore simbolo della giornata,
- 14 Novembre, dalle ore 15 alle ore 20 in Piazza XX Settembre (Logge di Banchi), sarà allestito un punto di incontro con i volontari della Croce Rossa Italiana, Comitato di Pisa, dove il team diabetologico sarà disponibile ad approfondire il tema del diabete e a rispondere a ogni domanda che riguarda questa malattia. Ai cittadini interessati, i Medici Diabetologi potranno somministrare un semplice questionario per la valutazione del rischio individuale di sviluppare il diabete tipo 2. L’evento si svolgerà nel rigoroso rispetto di tutte le regole previste dalle normative anti COVID.
Il diabete mellito è un disordine metabolico eterogeneo e complesso, caratterizzato dall’aumento dei livelli di glucosio nel sangue ed è una delle malattie croniche maggiormente diffuse al mondo, con un numero di persone affette ormai stimato superare i 450 milioni.
Le principali forme di diabete sono le seguenti:
- Il diabete tipo 1, una malattia autoimmune che insorge prevalentemente in età pediatrica, colpendo con la stessa frequenza entrambi i sessi, con un picco di incidenza in età prescolare e uno in età puberale, ma che può comparire anche in bambini piccolissimi (perfino neonati) o nell’adulto. È la conseguenza di una distruzione, relativamente rapida, delle cellule beta del pancreas che producono insulina, rendendo assolutamente necessaria la terapia insulinica.
- Il diabete tipo 2 è la forma più frequente ed è spesso associata a sovrappeso e obesità. Multiple alterazioni genetiche e fattori acquisiti (ambientali) sono responsabili di un deficit di insulina (carenza relativa di insulina), che in genere si associa a una minore efficacia della stessa. Fra i soggetti con diabete tipo 2 esiste un’estrema eterogeneità, che si estrinseca in una variabile combinazione di deficit di secrezione insulinica e di insulino-resistenza di vari organi e tessuti quali il fegato, il muscolo scheletrico, il tessuto adiposo, l’intestino, il cervello e le cellule alfa e beta delle isole pancreatiche. Il diabete tipo 2 compare solitamente dopo i 40 anni, ma l’età di insorgenza si sta abbassando per la sempre maggiore diffusione dell’obesità anche fra i più giovani.
- Il diabete gestazionale è il diabete diagnosticato per la prima volta in gravidanza (da qui l’aggettivo gestazionale), nella maggior parte dei casi nel secondo o terzo trimestre. È causato dalla combinazione di due fattori: un’insufficiente produzione di insulina da parte delle cellule beta del pancreas e un aumento della resistenza dei tessuti periferici all’insulina. In genere scompare dopo il parto, lasciando però nelle donne un aumentato rischio di sviluppare il diabete tipo 2 negli anni successivi ed esponendo a rischi lo stesso neonato.
Una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo del diabete sono di notevole importanza per evitare l’insorgenza delle complicanze sia acute (come la chetoacidosi nel diabete tipo 1 e la sindrome iperglicemica iperosmolare nel diabete tipo 2) sia croniche (come la retinopatia, la nefropatia, la neuropatia, il piede diabetico e la malattia cardiovascolare, ma anche complicanze a carico di altri organi e tessuti vitali).
È, pertanto, fondamentale non trascurare quelli che sono i sintomi di allarme, che devono spingere a consultare il medico: poliuria (necessità di urinare spesso e con urine abbondanti), polidipsia (sete intensa), stanchezza (astenia), perdita di peso nonostante la polifagia (fame eccessiva con aumento dell’assunzione di cibo). Nel diabete tipo 1 l’esordio di malattia può essere brusco, con notevole malessere, sonnolenza, nausea, vomito, dolori addominali e odore di acetone nell’alito. Nel diabete tipo 2 spesso la diagnosi viene fatta in occasione di esami di laboratorio (check-up) o di accertamenti o ricovero per altra malattia.
La diffusione del diabete sta crescendo in ogni regione del mondo, con un impatto sociale, sanitario ed economico di proporzioni enormi sia in termini di costi diretti che indiretti. In Italia il diabete interessa circa 4 milioni di persone (casi noti) e si stima arriverà a interessare nel 2035 quasi 600 milioni di persone nel mondo.
Per limitare tale “epidemia” le organizzazioni sanitarie e sociali sono chiamate a promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione per la popolazione al fine di incoraggiare uno stile di vita salutare che può prevenire l’insorgenza di diabete, per lo meno del diabete tipo 2 (al momento, non c’è alcuna dimostrazione che il diabete tipo 1 possa essere prevenuto).
In tale contesto, si inserisce la celebrazione della Giornata Mondiale del Diabete, che rappresenta la principale campagna di sensibilizzazione mondiale sul diabete.
Ogni anno la Giornata si focalizza su un aspetto particolare della malattia diabetica. Il tema scelto per quest’anno, secondo quanto stabilito dall’International Diabetes Federation, è “Accesso alle cure”, una sfida per l’intero Sistema Sanitario, resa ancora più difficile dalla pandemia COVID-19.
Accesso alle cure significa possibilità di ricevere cure e disporre di risorse sul territorio in modo omogeneo per tutte le persone con diabete così da garantire l’accesso ai farmaci e alle terapie innovative, ai dispositivi tecnologici, al supporto psicologico e all’educazione terapeutica, agli stili di vita salutari, alla formazione di chi assiste i bambini con diabete.
La celebrazione della Giornata Mondiale del Diabete quest’anno è ancora più significativa, perché sono trascorsi 100 anni dalla scoperta dell’insulina da parte di due medici canadesi, Frederick Grant Banting e Charles Herbert Best. Questa scoperta ha cambiato la storia della medicina e la vita dei soggetti con diabete.
Fonte: Comune di Pisa