Assessore Gambaccini: «Inserire la malattia nell’ambito dei livelli essenziali di assistenza»
Pisa aderisce al progetto “Comuni a sostegno di chi soffre di Fibromialgia” promosso dal Comitato Fibromialgico Unitario-Italia (CFU-Italia). L’obiettivo è quello di sostenere la petizione popolare, predisposta da CFU-Italia, a supporto del disegno di legge presentato in Parlamento e volto al riconoscimento della fibromialgia come malattia cronica e invalidante, con l’inserimento della stessa nell’ambito dei livelli essenziali di assistenza (L.E.A.). La raccolta firme a sostegno della petizione avverrà presso l’URP del Comune e, per favorire la partecipazione, anche presso le sedi distaccate di Marina, Riglione e Largo Petrarca.
«La fibromialgia – dichiara Gianna Gambaccini, assessore alle politiche sociali e alla cooperazione con la rete dei servizi sanitari territoriali – è una sindrome cronica e sistemica, il cui sintomo principale è rappresentato da mialgie diffuse con conseguente limitazione funzionale. Una malattia catalogata come patologia reumatica di natura extra-articolare, non inserita tra i livelli essenziali di assistenza e di cui si stima soffrano 3 milioni di persone in Italia, soprattutto donne, pari al 2,5-3,0% della popolazione. CFU- Italia ha avviato un grande progetto denominato “Comuni a sostegno di chi soffre di fibromialgia”, rivolto a tutti i comuni italiani. Un progetto meritevole, che la nostra amministrazione ha deciso di sostenere in quanto costituisce uno stimolo di sviluppo ed evoluzione della coscienza sociale verso problematiche di non immediata e facile soluzione, che proprio per questo necessitano di attenzione e visibilità. Già nel 2020 ci eravamo resi disponibili a sostenere l’associazione con eventi di sensibilizzazione per la popolazione, che sono stati poi sospesi a causa del lockdown imposto dall’emergenza epidemiologica da Covid-19».
Il prossimo 12 maggio, in occasione della Giornata Mondiale della Sindrome Fibromialgica, si svolgeranno iniziative di sensibilizzazione nei confronti di questa patologia.
Fonte e articolo completo: Comune di Pisa