Dopo un anno di sperimentazione arrivano i primi risultati
Hanno raggiunto 1 anno di follow-up tutti i pazienti sottoposti a impianto di una valvola biologica mitralica tramite una innovativa tecnica mini-invasiva basata sull’utilizzo di speciali cateteri che vengono introdotti nel cuore senza fermare il battito cardiaco. Si tratta di pazienti affetti da grave insufficienza mitralica ad altissimo rischio chirurgico a cui è stata impiantata una protesi biologica “Tendyne” (Ditta produttrice ABBOTT) dalla collaborazione delle Equipe di Emodinamica, Cardiochirurgia ed Anestesia e Rianimazione dirette rispettivamente dalla professoressa Sonia Petronio, professor Andrea Colli e dottor Fabio Guarracino. Dal 2007 l’AOUP è tra i massimi protagonisti a livello italiano ed europeo dell’interventistica strutturale cardiaca transcatetere, ovvero degli interventi di correzione dei vizi valvolari cardiaci utilizzando protesi e altri strumenti impiantati tramite speciali cateteri senza dover fermare il cuore.
Da novembre 2018 a novembre 2019 Pisa è stata l’unico ospedale italiano insieme al San Raffaele di Milano ad essere coinvolto nello studio clinico sulla valvola “Tendyne” prima della sua immissione in commercio. A luglio 2020 la professoressa Petronio e il professor Colli sono stati i primi in Italia ad impiantare questa protesi dopo l’ottenimento del marchio CE.
Questa innovativa procedura di correzione dell’insufficienza mitralica ha dato ottimi risultati procedurali, senza mortalità perioperatoria e con correzione completa del vizio valvolare. I risultati a un anno di distanza sono anch’essi molto favorevoli, sia dal punto di vista clinico che dei parametri funzionali delle protesi, e verranno presentati al congresso Europeo di Cardiologia Interventistica “EuroPCR 2021” nel prossimo maggio.
L’attività di correzione percutanea dei vizi valvolari mitralici prosegue con il trattamento di altri pazienti e anche con lo sviluppo di altre nuove tecniche innovative.
Fonte: Università di Pisa