Riceviamo e ripubblichiamo la richiesta di una nostra lettrice che non riesce a far frequentare la scuola ad una bambina
Ecco lo sfogo di Sabrina, una nostra lettrice:
”Cari amici pisani scrivo questo post per farvi partecipi di un fatto che non ha senso riguardo la scuola dell’obbligo pubblica.
La badante di mia madre ha un minore arrivato solo da gennaio in Italia e non ha frequentato l’anno scolastico che finiva a giugno. La bambina, che ha 11 anni, è in regola con tutti i documenti e vaccini.
A giugno è stata fatta domanda per inscrizione alla 5a elementare in un istituto pisano che non menziono in questo contesto. Dopo la nostra richiesta, hanno rimandato la risposta fino a luglio e poi ancora ad agosto fino a tirarla per le lunghe, arrivando a settembre. La risposta: non c’era posto.
La famiglia ha fatto richiesta in altri istituti pisani e persino alla scuola per stranieri. Nulla di nulla. TUTTI hanno risposto che non c’era posto.
Al momento la bimba è a casa e senza istruzione. Vorrei che qualcuno competente ci spiegasse come sia possibile tutto ciò e se c’è possibilità. Francamente mi sembra assurdo che una piccola non possa ricevere l’istruzione necessaria o che per ricevere un diritto fondamentale come l’istruzione si debba ricorrere alle vie legali (per le quali la famiglia non ha la possibilità di farlo).
Viviamo in uno Stato in cui non solo l’educazione dovrebbe essere per tutti ma in più non ci dovrebbero essere limitazioni di tempo nell’inserimento dei ragazzi nelle scuole.
La mia domanda è: a chi ci dobbiamo rivolgere per avere ciò che ci spetta? È possibile che nessuno fino ad oggi abbia voluto inserire la bambina a scuola?”
Speriamo che la lettera possa arrivare alle istituzioni di competenza e che questo spiacevole episodio abbia presto il suo lieto fine.“
(Lettera firmata)