Presentato il progetto di Unicoop FI per la realizzazione del primo bosco biosostenibile d’Italia su un ex terreno industriale… al posto di un supermercato!
Il progetto mira a creare a Montopoli in Val d’Arno, all’interno di un’area lungo la superstrada Firenze-Pisa-Livorno precedentemente occupata da un allevamento di suini, il primo bosco biosostenibile d’Italia realizzato su un ex terreno industriale. Il bosco sarà “bio”, in quanto incubatore di diversità naturalistica, e sarà sostenibile per l’assorbimento di anidride carbonica, ma anche perché sarà un modello funzionante di “polmone verde” con una proporzione tra costi e benefici della piantagione ripetibili nel tempo e nel territorio.
Un esperimento sul campo, insomma, di quanto si possa fare per cercare di salvare il nostro pianeta piantando alberi.
L’idea è quella di far nascere una nuova area boschiva, che sia a tutti gli effetti visitabile inserendo un percorso che impatti al minimo la superficie del suolo ma che permetta alle persone di vivere un’esperienza a contatto con la natura, con l’obiettivo di sensibilizzare e innescare comportamenti virtuosi verso l’ambiente e il territorio.
Il progetto prevede la messa a dimora di alberi e arbusti secondo tre modalità di intervento: con alberi di circonferenza dai 14 ai 18 cm, con circa 3000 piantine forestali in fitocella e con la messa a dimora di talee legnose.
Il percorso naturalistico si snoda lungo tutta la lunghezza dell’area e raccorda una serie di elementi tra cui una torre di osservazione, il recupero delle vasche esistenti nelle quali saranno inserite piante acquatiche, un anfiteatro naturale, il loop tra le fronde (un circuito ad anello con vari tipi di vegetazione) un deck di sosta e un’aula didattica.
L’intervento prevede il mantenimento degli alberi già esistenti mentre il resto della superficie è destinata al ripristino attivo di nuovi alberi: di media grandezza, piantine forestali e talee legnose di specie a rapido accrescimento.
LA BONIFICA DELL’AREA
L’area su cui si svilupperà il bosco è stata occupata in passato da un allevamento di suini. Per questo è particolarmente rilevante la bonifica che viene fatta da Unicoop Firenze, e monitorata e rendicontata da Legambiente, e che prevede la rimozione e l’avvio al riciclo di 17.000 tonnellate di rifiuti solidi, fra cemento, asfalto, calcestruzzo.
In questo modo il suolo verrà restituito al ciclo naturale di fertilizzazione e assorbimento idrico e sarà possibile iniziare a piantare le tremila piante previste, di cui 800 ad alto fusto lungo, principalmente nella zona che confina con la strada di grande comunicazione Firenze – Pisa -Livorno e 2200 piante e talee forestali.
Fonte: Unicoop FIrenze