Neodiplomate alla Normale: chi c’è dietro il discorso che sta facendo il giro del mondo
In una intervista le ragazze della Normale di Pisa hanno fatto luce sul discorso
Ne giorni scorsi il discorso di chiusura della cerimonia dei diplomi alla Scuola Normale di Pisa aveva lasciato tutti a bocca aperta.
Le ragazze che hanno fatto il discorso avevano infatti accusato sia il corpo accademico della Scuola Normale sia tutta la società accademica in genere di incentivare le differenze sociali e di provenienza degli studenti e studentesse “dove oggi il sistema universitario (di cui anche la Scuola è parte) fa sempre meno per colmare le profonde differenze alla base, inasprendo le disuguaglianze già esistenti.”
E ancora: “Noi crediamo che la scuola non sia senza colpe, avete reso l’università un’azienda. Perseguendo solo il profitto. Ha infatti promosso quella retorica dell’eccellenza e della meritocrazia che legittima il taglio delle risorse. Ha incoraggiato la creazione di piccoli poli di eccellenza iper finanziati. La scuola ha perseguito la deregolamentazione del personale esternalizzato di mensa e biblioteca. E ha rinunciato a una presa di posizione esplicita nel dibattito pubblico: questo silenzio è stato condiviso dalla maggioranza del corpo docenti. L’impegno civico è passato in secondo piano rispetto alla produzione scientifica. Perché l’impegno nel dibattito, lo schierarsi apertamente a favore di una certa posizione è considerato una macchia di cui l’accademico non deve sporcarsi? Questa disabitudine all’impegno, questa autoreferenzialità sono pericolose”.
Dietro le parole di Virginia Magnaghi, Rappresentate degli allievi e delle allieve del Corso di Lettere, c’erano presenti anche le colleghe Valeria Spacciante, anche lei Rappresentate del Corso di Lettere, e Virginia Grossi. In realtà dietro il discorso di Virginia c’è una stesura comune di 13 compagni e compagne del corso di Lettere: Paolo Bozzi, Alessandro Brizzi, Michele Gammella, Andrea Umberto Gritti, Virginia Grossi, Niccolò Izzi, Virginia Magnaghi, Lorenzo Maselli, Francesco Molinarolo, Cosimo Paravano, Valeria Spacciante, Eleonora Tioli, Giovanni Tonolo.