La mostra sarà aperta nel week-end lungo – sabato 16, domenica 17 e lunedì 18 – dalle ore 9.00 alle ore 21.00
La decisione, visto l’andamento straordinario dell’esposizione – visitata già da oltre 90 mila visitatori – è stata presa congiuntamente dagli organizzatori – Fondazione Pisa, MondoMostre e Palazzo Blu – in accordo con la Nakamura Keith Haring Collection, da cui provengono le oltre 170 opere in mostra.
Lo slittamento di data è stato pensato per consentire ad un maggior numero di pubblico la possibilità di visitare una delle più importanti retrospettive su Keith Haring mai presentate in Italia, approfittando del week-end lungo delle festività pasquali, e includendo dunque anche il lunedì di Pasquetta.
L’esposizione ‘Keith Haring’, a cura di Kaoru Yanase, Chief Curator della Nakamura Keith Haring Collection, rende omaggio all’artista statunitense, universalmente riconosciuto tra i padri della street-art, che proprio a Pisa ha soggiornato nel 1989, per dipingere su una parete del convento di S. Antonio, il celeberrimo murale ‘Tuttomondo”. La mostra consente di vedere opere mai esposte prima in Italia e in Europa, provenienti dalla Nakamura Keith Haring Collection, la collezione personale di Kazuo Nakamura, che si trova nel museo dedicato all’artista, in Giappone. Fanno parte della collezione, e sono in mostra a Pisa, opere che vanno dai primi lavori di Haring fino agli ultimi, molte serie complete quali Apocalypse (1988), Flowers, (1990) e numerosi altri disegni, sculture nonché grandi opere su tela come Untitled (1985). Ampiamente riconosciuto per le sue opere d’arte dai colori vivaci e giubilanti, i lavori di Haring sono familiari e noti anche a chi non conosce la sua breve parabola artistica perché i suoi omini stilizzati e in movimento, i suoi cuori, i suoi cani e i suoi segni fanno parte del bagaglio di immagini pubbliche e non solo, in tutto il mondo, e sono proprio queste ad averlo reso un simbolo della cultura e dell’arte pop degli anni Ottanta.
La mostra ripercorre l’intera carriera artistica di Haring e l’ampia gamma di tecniche espressive da lui indagate – pittura, disegno, scultura, video, murales, arte pubblica e commerciale – iniziando dai disegni in metropolitana, Subway Drawings, 1981-1983 (gesso bianco/carta/pannelli di legno) che restano tra i suoi lavori più noti e acclamati, fino al portfolio delle diciassette serigrafie dal titolo The Bluprint Drawings, la sua ultima serie su carta che riproduce le prime e più pure narrazioni visive nate nel 1981, pubblicata nel 1990, un mese prima della sua morte.
Per acquistare il biglietto on line vivaticket.it; info su palazzoblu.it
Fonte: Ufficio stampa Fondazione Pisa