Pisa: scoperti 16 casi di frode tra i beneficiari dei Buoni Alimentari
La Guardia Finanza scopre 16 casi di frode tra i beneficiari dei Buoni Alimentari
«Ringrazio il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Pisa per le accurate indagini che hanno portato alla individuazione di alcuni furbetti che, senza scrupoli a quanto pare, avevano percepito i Buoni Alimentari senza averne diritto, sottraendoli a chi magari ne aveva più bisogno», così il sindaco di Pisa Michele Conti commenta la notizia della scoperta di 16 casi di frode individuati dalla Guardia di Finanza tra i percettori dei Buoni spesa emessi dal Comune di Pisa.
«I Buoni venivano consegnati alle famiglie che ne facevano richiesta – spiega il Sindaco – dietro presentazione di un’autocertificazione che dimostrasse lo stato di necessità, secondo parametri che sono stati modificati nel corso del tempo per raggiungere il maggior numero di persone possibili. Si è trattato di un servizio di fondamentale utilità per tante famiglie. Sapendo che i controlli da parte nostra potevano essere limitati e, proprio per evitare che qualcuno ne approfittasse, avevamo stipulato nell’estate scorsa un Protocollo d’intesa con il Comando provinciale della Guardia di Finanza. Ringrazio pertanto gli uomini delle Fiamme Gialle che hanno scovato qualche furbetto che, per fortuna, rappresentano una percentuale molto bassa rispetto ai fruitori del servizio».
La consegna dei Buoni alimentari è avvenuta in due distinti momenti. Da marzo a giugno sono stati consegnati Buoni a 2.208 famiglie per un valore di 741mila euro. Mentre da dicembre allo scorso 4 febbraio sono stati assegnati Buoni a 1.701 famiglie per un valore di 510.850,00 euro. In questa fase, sono pervenute 1.897 domande; di queste 8 sono state escluse per non avere prodotto documentazione sufficiente; 6 sono state ritirate; 70 sono risultate doppie; 46 sono risultate provenienti da nuclei difformi a quanto dichiarato dal richiedente; 66 domande sono state presentate da nuclei non residenti nel Comune o risultati irreperibili.
Fonte: Comune di Pisa