Aprirà dal 1 febbraio e ospiterà la classi più numerose del liceo Montale. L’assessora Nardini: “Lavoriamo per ridurre le diseguaglianze sociali, culturali e digitali”
Il costante incremento degli iscritti alle scuole superiori e il relativo aumento del fabbisogno crescente di spazi, ma anche il rispetto delle misure di sicurezza indicate dal Comitato tecnico scientifico rispetto alla pandemia in corso, hanno portato ad un accordo tra Provincia, Comune e gli Istituti del Villaggio scolastico di Pontedera per trovare spazi aggiuntivi. Un’unità di intenti, alla quale ha dato il suo contributo anche la Regione Toscana, che ha portato ad un rapido percorso di attuazione che si è concretizzato stamattina con l’inaugurazione del Polo scolastico “Palazzo blu”. Dal primo febbraio entreranno nelle nuove aule le classi del Liceo Montale, in particolare gli studenti degli indirizzi di scienze umane, linguistico ed economico-sociale. Si tratta delle 8 classi più numerose dell’Istituto.
Alla cerimonia ha partecipato l’assessora all’istruzione Alessandra Nardini, oltre al presidente della Regione Eugenio Giani, all’assessore ai trasporti Stefano Baccelli, al presidente della Provincia di Pisa Massimiliano Angori e al sindaco di Pontedera Matteo Franconi.
“Ringrazio la Provincia di Pisa, l’amministrazione comunale di Pontedera e i dirigenti scolastici per il lavoro fatto, che ha visto un’importante sinergia pubblico-privato, e che ci consente di essere qui oggi, in un luogo in cui si potrà fare didattica in presenza in sicurezza”, ha detto Nardini.
“In Toscana abbiamo fatto un grande lavoro di squadra, considerando la scuola una priorità – ha proseguito – impegnandoci in questi mesi di pandemia su due binari paralleli. Da un lato affinché con la didattica a distanza non si andassero ad accrescere le diseguaglianze, e quindi abbiamo stanziato risorse per i dispositivi e per la connettività nelle scuole, grazie alla collaborazione con l’assessore alle infrastrutture digitali Stefano Ciuoffo. In una situazione così difficile l’impegno a non far restare nessuno indietro deve essere massimo, la scuola, infatti, deve essere il luogo delle opportunità, dove i divari diminuiscono e non certo il luogo dove crescono le diseguaglianze sociali, economiche, territoriali o digitali”.
“Dall’altro lato – ha detto Nardini – abbiamo lavorato affinché, appena possibile, le studentesse e gli studenti potessero tornare in classe perché sappiamo bene che la didattica a distanza, che è stata una scelta necessaria dettata dalla situazione sanitaria, non può sostituire la didattica in presenza, che è anche socialità.
Abbiamo fatto una scelta coraggiosa, ma consapevole, monitorando costantemente l’andamento epidemiologico, con l’obiettivo di tenere insieme due diritti, quello all’istruzione e quello alla salute”.
“Voglio ringraziare l’Ufficio scolastico regionale e attraverso questo tutto il mondo della scuola, i Comuni e le Province, che hanno collaborato insieme a noi all’interno del Cantiere Scuola, e poi i Prefetti, le aziende di trasporto e le aziende sanitarie, e – ha concluso l’assessora Nardini – i miei colleghi di giunta, gli assessori ai trasporti, Stefano Baccelli, e alla salute, Simone Bezzini, perché il rientro a scuola in sicurezza è stato possibile grazie all’incremento dei bus, ai progetti “Ti accompagno” e “Scuole sicure”. Anche Pontedera, la Valdera e la Provincia di Pisa hanno lavorato in questo senso, mettendo la scuola al centro, e oggi siamo qui per dire grazie”.