Arriva una notizia che molti stavano aspettando. Il commissario per l’emergenza covid Figliuolo ha inviato una lettera alle regioni chiedendo flessibilità sulle date delle seconde dosi
In molti si sono chiesti negli ultimi giorni come gestire la seconda dose del vaccino visto l’avvicinarsi dei mesi di luglio e agosto e le relative vacanze: “Posso fare la seconda dose in una regione diversa? Ci saranno degli hub per i turisti? Posso fare la seconda dose quando torno dalle ferie?” Il commissario Francesco Paolo Figliuolo ha risposto a queste domande inviando una lettera alle regioni con la richiesta di”adottare una procedura flessibile nella prenotazione dei vaccini.”
L’ipotesi di un vaccino somministrato nei luoghi di vacanza sembra la cosa meno realizzabile se non nei casi di soggiorni “lungo” in un’altra regione. La richiesta di Figliulo è quindi quella di dare la possibilità ai cittadini di richiedere con una certa flessibilità la data della seconda dose. “Cerchiamo di andare incontro alle esigenze dei cittadini che vanno in vacanza dando la possibilità di cambiare la prenotazione della seconda dose nel caso interferisca col periodo di vacanze” le parole del Governatore della Lombardia Fontana, già pronto ad assecondare la richiesta del commissario Figliuolo.
L’ipotesi della seconda dose del vaccino in una regione diversa è quindi esclusa se non per chi passerà molto tempo fuori dalla propria regione. La seconda dose in vacanza dovrebbe essere infatti garantita a chi lavora in una Regione diversa da quella di residenza e torna a casa per l’estate (insegnanti, forze dell’ordine, etc), o per i lavoratori stagionali che dovrebbero passare i mesi estivi in un luogo diverso dalla residenza. Per queste categorie è in corso la definizione delle linee guida per garantire di non avere doppi appuntamenti e ricevere alla seconda dose lo stesso siero della prima.
Si aspettano quindi le comunicazioni delle singole regioni per capire come gestire la seconda dose nel periodo estivo e durante le vacanze, ma la linea più plausibile sembra quella di poter chiedere una certa flessibilità sulla data della seconda dose per non rischiare di rallentare la campagna vaccinale